Start Up Innovativa: Requisiti ed Agevolazioni Fiscali

Cose che non puoi non sapere se vuoi avviare una Start Up Innovativa

Siete giovani, intraprendenti, con un’idea innovativa in testa e non vedete l’ora di lanciarvi a capofitto nel vostro progetto imprenditoriale; vi sentite pronti a trasformare la vostra idea in realtà e magari, perché no, iniziate anche a pensare ai primi guadagni.

La vostra determinazione, il coraggio e l’entusiasmo sono ammirevoli e anche l’idea innovativa che avete in testa potrebbe essere buona; non dimenticate però che le statistiche non mentono e pare che solo una Start Up Innovativa su 12 sia destinata al successo. Per fare in modo che quella che ce la fa sia proprio la vostra, nulla può essere lasciato al caso.

Ti suggerisco quindi di documentarti sull’importanza di non trascurare nessuno di questi step:

  • Analisi del mercato e validazione del progetto: serve per definire l’area geografica di riferimento, il posizionamento, il buyer persona e valutare l’incidenza nel business che si vuole sviluppare nel mercato di riferimento; capire se il prodotto o servizio avrà mercato, interessa a qualcuno, risolve un problema è fondamentale.
  • Business Plan e Pianificazione Finanziaria: leggi l’Articolo “Il Ruolo Chiave del Consulente Contabile per le Start Up” che trovi nel mio blog, nel quale spiego l’importanza di non trascurare la pianificazione ed il successivo monitoraggio dei dati economico-finanziari del progetto.
  • Fiscalità: lo so, potrebbe sembrare un argomento noioso e poco affascinante rispetto alla creazione di prodotti innovativi o alla conquista di nuovi mercati, ma fidatevi, la comprensione della fiscalità è fondamentale per il successo a lungo termine della vostra start-up.

Immaginate di essere sulla strada per realizzare il vostro sogno imprenditoriale e di imbattervi in una serie di ostacoli fiscali che rallentano il vostro percorso o addirittura mettono a rischio la vostra attività perché magari avete sottovalutato alcune scelte. Ecco perché è necessario che vi prendiate per tempo per approfondire aspetti quali la forma giudica, i requisiti fiscali, le agevolazioni disponili.

In questo articolo, cercherò di darti alcuni consigli su aspetti fiscali che ti consiglio vivamente di non trascurare ma di approfondire per fare la scelta più idonea al tuo progetto. Quando parlerai con il commercialista o con qualsiasi altro professionista che ti affiancherà in questo percorso imprenditoriale è importante che tu sappia di cosa si sta parlando, anche per fare le domande giuste e trovare insieme la soluzione che di adatta meglio alla tua situazione.

Definizione e requisiti necessari

Uno dei primissimi passi per avviare una start-up innovativa è definire l’inquadramento giuridico-fiscale dell’azienda.  Scegliere la forma giuridica implicata andare a definire l’impatto fiscale ossia quante tasse si dovranno pagare, poiché al variare della forma giuridica varia l’imposizione fiscale; siccome le tasse rappresentano purtroppo una quota parte non trascurabile del guadagno dell’azienda, è cruciale capire qual la forma più adatta alle tue esigenze.

Il DL 179/2012 ha definito la Start Up Innovativa come una “società di capitali, costituita anche in forma di cooperativa, residente in Italia o in altro Paese UE purché abbia una sede produttiva o filiale in Italia, che abbia come oggetto esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione, la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

La normativa non pone nessun limite alla tipologia settoriale, ma è aperta a tutto il mondo produttivo. Un’impresa per poter essere considerata Start Up Innovativa dovrà però necessariamente possedere i seguenti requisiti:

  • Data di costituzione: deve avere meno di 5 anni di vita;
  • Residenza: deve essere residente fiscalmente in Italia oppure in un altro Paese dell’Unione Europea ma con una sede produttiva o filiale in Italia;
  • Valore della produzione: inferiore ai 5 milioni di euro (a partire dal secondo anno di attività);
  • Utili: non deve distribuire o aver distribuito utili; questi dovranno essere reinvestiti in azienda e fungere anche da garanzia in caso di eventuali perdite;
  • Oggetto sociale: l’oggetto sociale esclusivo o prevalente deve riguardare lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico, intendendosi con questo qualunque settore economico;
  • Modalità di costituzione: non deve essere stata costituita a seguito di fusione, scissione, cessione di azienda o ramo di azienda,

A questi già elencati, si deve aggiungere il possesso di almeno uno tra i seguenti ulteriori requisiti speciali:

  • Spese in ricerca e sviluppo: deve sostenere delle spese per ricerca e sviluppo superiori al 15% del maggiore tra costo della produzione e valore totale della produzione, escludendo da questi le spese per acquisto o locazione di beni immobili;
  • Personale: la forza lavoro dovrà essere costituita per almeno un terzo da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno due terzi da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale
  • Brevetti: deve essere titolare o depositaria o licenziataria di una privativa industriale relativa ad un’invenzione industriale, ovvero essere titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale.

 Se stai pensando di creare una start up innovativa assicurati quindi di possedere tutti i requisiti necessari.

LE PRINCIPALI AGEVOLAZIONI PREVISTE PER LE START UP INNOVATIVE

Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e beneficiare delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.

Le agevolazioni che saranno elencate sotto hanno un carattere temporaneo in quanto si applicano alle startup innovative a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla data di costituzione.

La disciplina delle Start up innovative è contenuta nel D.L. 179/2012 che prevedere tutta una serie di agevolazioni sia di natura fiscale e di gestione societaria che di natura finanziaria e giuslavoristica. L’obiettivo comune è quello di promuovere e agevolare la fase di avviamento dell’impresa attraverso la semplificazione di alcuni adempimenti.

Vediamone alcuni.

Esonero dal pagamento dell’imposta di bollo e diritti di segreteria dovuti al momento dell’scrizione nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese tenuto presso le Camere di Commercio e dei diritti camerali dovuti annualmente.  

Disciplina del lavoro agevolata per favorire flessibilità e riduzione dei costi

E’ previsto un metodo di calcolo della retribuzione bivalente per i lavoratori assunti da una startup innovativa è costituita da una parte fissa non inferiore al minimo tabellare previsto dal contratto collettivo applicabile e da una parte variabile consistente in trattamenti collegati all’efficienza o alla redditività dell’impresa o altri indicatori concordati dalle parti. Sono inoltre previsti crediti d’imposta per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato e un regime speciale per i contratti a termine.

Deroghe alla Disciplina Societaria Ordinaria

Sono previste particolari regole di funzionamento che favoriscono una gestione snella della start up innovativa, in particolare di quella costituita nella forma di S.r.l. Ci sono deroghe in caso di perdita che riduce di oltre un terzo il capitale sociale, in caso di crisi d’impresa e conseguente non assoggettabilità al fallimento, emissione di strumenti finanziari partecipativi e categorie di quote societarie con particolari diritti.

Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding.

E’ stata prevista la possibilità sfruttare internet per recuperare finanziamenti, attraverso speciali piattaforme vigilate dalla Consob che facilitano la raccolta del capitale di rischio proprio delle start-up innovative.

Esonero dall’obbligo del visto di conformità per la compensazione dei tributi.

Mentre la normativa ordinaria prevede l’apposizione del visto di conformità per poter compensare tramite modello F24 i crediti IVA superiori a 5.000 euro, in questo caso la soglia è stata aumentata a 50.000 euro per fornire dei benefici in termini di liquidità.

Agevolazioni fiscali sia per le persone fisiche sia per le persone giuridiche che investono nel capitale di start up innovative.

I soggetti Irpef e Ires che possono beneficiare, rispettivamente, di una detrazione del 30% dall’imposta e di una deduzione del 30% dalla base imponibile, fino al 31 dicembre 2025. Il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020, art. 38, c. 7) ha introdotto, solo a favore dei soggetti Irpef, un’agevolazione in regime “de minimis” pari al 50% delle somme investite; questa agevolazione è alternativa a quella ordinaria del 30%. Per maggiori dettagli, si invito a consultare le piattaforme ufficiali anche per essere sicure di conservare la documentazione necessaria.

Accesso semplificato al credito mediante il Fondo di Garanzia per le PMI

(bisogna tenere presente che la possibilità di ottenere la garanzia non implica la possibilità di ottenere il finanziamento; sarà infatti la banca a fare le opportune valutazioni)

Questo elenco non è ovviamente esaustivo ma ha solo l’ambizione di far riflettere su quanto anche l’aspetto fiscale debba essere considerato in modo serio e non sia di secondaria importanza.

Per avere informazioni sempre aggiornate anche sulle nuove opportunità emergenti è bene fare riferimento alla disciplina introdotta nel 2012 e a tutte le successive modifiche che si possono trovare consultando il sito del MISE, piuttosto che quello della Camera di Commercio o di StartupItalia.

Cosa succede nel caso di perdita dei requisiti?

Trovo importante porre l’attenzione su questo punto.

L’art 25 comma 14 del D.L. 179/2012 prevede per la start up innovativa l’obbligo di aggiornare ogni 6 mesi una serie di informazioni elencate in dettaglio nell’articolo di legge.

Inoltre, per la permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese il rappresentante legale deve attestare mediante autocertificazione il mantenimento del possesso dei requisiti previsti entro 6 mesi dall’approvazione del bilancio e comunque non al più tardi entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato come non sia possibile depositare la dichiarazione relativa al possesso dei requisiti se il bilancio d’esercizio non è stato approvato.

Il mancato deposito dell’autocertificazione nei termini previsti equivale alla perdita dei requisiti stessi ed alla conseguente cancellazione della società dalla sezione speciale; rimarrà comunque iscritta nella sezione ordinaria.

Massima attenzione quindi ad aggiornare o confermare tutte le informazioni richieste dalla legge.

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